lunedì 7 marzo 2011

Italiani malati di griffe

Chi di noi, almeno una volta, non ha fatto dei sacrifici economici o conservato alcuni risparmi con l’obiettivo di assicurarsi un oggetto di una determinata marca. Infatti, nonostante la crisi continui ad attanagliare le tasche di tante famiglie dello Stivale, gli italiani restano affezionati alle firme. Secondo le indagini di 'Imprese e design' e 'Cittadini e design', realizzate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, risultano, appunto, sette su dieci coloro i quali sono disposti a spendere un po’ di più pur di acquistare un oggetto firmato.
Resta il fatto che la griffe in alcuni casi può risultare letteralmente ridicola, come questo sacco della spazzatura avvistato a Napoli rigorosamente Vuitton... Che bisogno c'è di ostentare lusso perfino nei rifiuti o nel cibo?
Riguardo al dibattito "Griffe Pro o Contro" resto ancora un po' scettica. In alcuni casi, infatti, la griffe si dimostra superiore in qualità dei materiali e di produzione rispetto al prodotto non di marca, ma molto spesso non c'è alcuna differenza tra prodotti griffati e non ad eccezione dell'etichetta.
Per esempio gli scarponcini Timberland sono più costosi rispetto ad altre imitazioni non di marca ma certamente sono più validi e duraturi, dunque ne vale la pena.
Invece per quanto riguarda la trionfante Abercrombie, che nel giro di pochi anni ha avuto un incredibile successo tra i teens, non c'é da essere così entusiasti. Una felpa o maglietta Abercrombie presenta il 60% di cotone e il 40% di poliestere e costa circa 3 volte il prezzo originale. Questo ad indicare che senza renderci conto non facciamo altro che pagare la griffe del prodotto anziché il suo reale costo.
Nonostante ciò gli italiani, io per prima, restano intrappolati nel mondo delle griffe.
Totalmente un'altra mentalità hanno gli altri Paesi europei, basti vedere l'Inghilterra o la Francia dove le famiglie investono pochissimo sui brand e dove i ragazzi sono quasi tutti vestiti dai grandi magazzini come H&M o ZARA.

1 commento:

  1. Bel post. IO sono stata malata di griffe. Lo sono ancora, ma non posso permettermelo. quindi oltre a qualcosina non ho tantissimo. Forse solo per accessori. Per i vestiti invece amo i brand low cost. Decisamente. Zara forever. Ma anche promod, camaieu, berska, stradivarius e l'immancabile H&M.
    Bisogna solo avere gusto, non bisogna per forza spendere un capitale.
    Passa da me se ti va, ho pubblicato il mio primo outfit e mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
    Bacione

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