Quante volte mi sono chiesta: come si fa ad andare in giro così? Cosa ti passa per la testa mentre ti conci così?
Quante volte l'ho pensato non lo so nemmeno, devo aver perso il conto...
Il soggetto in questione sono gli stivali d'estate, o meglio gli stivali in spiaggia e non appena ho letto l'articolo "Vietate l'ingresso alle spiagge con gli stivali vi supplico!", il mio pensiero si è sposato con il suo, con quello di Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia.
Non vi è mai capitato di vedere quelle ragazze piene di autostima, little miss mondo, con stivali la Martina, o stivali tarocchi di la Martina o peggio ancora stivali frangiati da pellerossa dirigersi piene di sè in spiaggia?
Beh forse sarebbe ora di aprire loro gli occhi: non siamo nel far west.
Ecco qui l'articolo =)
"Questo post mi renderà impopolare. Lo so già prima di scriverlo. È una crociata contro quell'osceno modo di vestirsi con stivali al ginocchio di pelle e shorts o costume. Le portatrici sane di questo morbo devono essere allontanate dalle spiagge. Fanno veramente orrore.
E poi, è il modo in cui si muovono come se fossero delle star, interpreti di un film. Che si gira senza regista e senza pellicola, ovviamente. È tutto solo nella loro immaginazione. Una fantasia personale. Non sono chic, questo è chiaro, penso, a tutti. Ma pazienza. Anche il kitsch ha il suo fascino. È che proprio sono brutte. Sì, senza possibilità alcuna.
Una volta all'entrata delle spiagge c'erano i vari divieti: ai nudisti, ai cani, alle biciclette. E se se ne aggiungesse uno per gli stivali? Anche solo per motivi estetici, oltre che igienici. Ma il look non è completo. È anche l'estate dei cappelli e cosa c'è di meglio con i boots di un cappello da cowboy? Sexy? Ma per favore!
B.B. divenne famosa con un bikini a quadretti rosa e bianchi, due treccine e i piedi scalzi, proprio sulle spiagge di Saint Tropez, dove ora si accomuna il peggio dell'internazionale cattivo gusto. Che peccato.
Ma pensiamo alle nostre spiagge e alle nostre starlet e anche alle ragazze o alle donne comuni. Quando le vedremo sulle spiagge o sulle barche o fotografate sui giornali "estivi", non le guarderemo con l'invidia con cui si guardavano le sexy star sulla Croisette a Cannes, e ci renderemo conto di quanto sia peggiorato il costume e il modo di vestire.
Quei bei divieti grandi come gli "Stop" agli incroci delle strade non si possono disseminare per le varie località marine con i boots? I fenomeni di moda non conoscono limiti. Si allargano a macchia d'olio e invadono mari, oceani e Paesi, superando anche le frontiere.
Non voglio insegnare niente e, in ogni modo, non voglio limitare la libertà del cattivo gusto, ma un suggerimento sento di poterlo dare.Guardate come sono indossati male e da che genere di persone, soprattutto. Ci metterete un secondo a sfilarveli. Immediatamente! E recuperate non solo la vostra dignità e il vostro stile, ma anche la vostra autonomia.
La moda, senza esserne cosciente, a volte fa dei danni. Non è detto che quello che si vede in passerella scendendo nelle strade sia di successo o sia semplicemente bello. Bisogna saper scegliere.
E resto certa del fatto che il bello della spiaggia è poter camminare scalzi nella sabbia, finalmente, dopo un inverno di tacchi e sopraelevate varie. È anche un rispetto nei confronti della natura oltre che una salvaguardia dal ridicolo!"
Ora non ci resta che firmare una petizione pro divieto stivali in spiaggia.
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